Tra piacevoli conferme, nuovi ingressi e qualche inattesa assenza vi raccontiamo la presenza del Bel Paese nella classifica dei migliori bar al mondo
di Mattia Marzola
nota martedì scorso, 22 ottobre, presso l’Arena di Madrid, durante la cerimonia di premiazione dei The World’s 50 Best Bars 2024, la lista dei migliori 50 locali al mondo determinata dai voti di 700 tra bartender, giornalisti e appassionati di bar. Tantissima Italia in posizioni di rilievo anche se purtroppo non più, dopo un paio di anni al vertice, sul gradino più alto della classifica. Ci possiamo consolare però con il resto dei piazzamenti da podio, grazie a Lorenzo Antinori del Bar Leone di Hong Kong, seguito al terzo posto dal Sips di Barcellona di Simone Caporale, primo in classifica l’anno passato. Altri italiani impegnati a tenere alto il vessillo del Bel Paese, Giacomo Giannotti in 10° posizione con il suo Paradiso, lo speakeasy di Barcellona, anch’esso eletto solo due anni fa migliore locale al mondo e, in 13° posizione, il Connaught Bar di Londra guidato da anni dal duo Agostino Perrone e Giorgio Bargiani, affiancati fino allo scorso anno dalla Barmanager Maura Milia, volata poi insieme al marito per avviare un nuovo progetto proprio verso quella Città del Messico che si è aggiudicata, purtroppo non grazie alla nostra concittadina, la prima posizione in classifica con l’Handshake Speakeasy. The last but not the least, tra gli italiani all’estero, Stefano Catino che con il suo Maybe Sammy di Sydney si è classificato al 26° posto.
Ma torniamo ora a chi il tricolore lo porta alto nel mondo rimanendo in patria, troviamo qui tre conferme e una new entry, in ordine di apparizione abbiamo, Drink Kong di Roma (33°), Locale Firenze (36°), Moebius Milano (38°) e, a chiudere la classifica, sia degli italiani che generale, il 1930 di Milano, per l’appunto in 50° posizione. Ve li presentiamo, accompagnati, in corsivo, da un estratto della motivazione della giuria.
“Drink Kong is not just a place to drink, but one to experience”
Locale futuristico nel cuore di Roma, il Drink Kong fonde atmosfere di ispirazione giapponese con elementi di design d’avanguardia. Fondato da Patrick Pistolesi, celebre mixologist romano, il locale è caratterizzato da spazi intriganti, illuminati da neon e arricchiti da un’estetica che richiama King Kong, presente nel nome, logo e concept. Drink Kong è un luogo versatile e dinamico, dove ogni ambiente invita a un’esperienza diversa: dalla convivialità del bancone alla riservatezza di eleganti sale con divanetti, il tutto accompagnato da una proposta di cocktail innovativi, pensati per sorprendere e far esplorare nuove sfumature di gusto.
“A time-machine that takes you both backwards and forwards”
Connubio unico di storia, innovazione e creatività, Locale Firenze è un viaggio nel tempo che conduce indietro, fino alle radici medievali del Palazzo Concini, risalenti al 1200, e agli splendori rinascimentali del 1500, epoca da cui provengono i lampadari toscani, gli specchi e i mobili antichi che arredano il locale. Questo affascinante passato convive con la modernità dove esplora tecniche di mixology moderne e utilizza tecnologie di laboratorio per valorizzare ingredienti stagionali e ridurre al minimo gli sprechi.
“Stylish Milanese snack on Italian bistro-style tapas or indulge in fine dining at the tiny floating restaurant table”
Locale dal fascino industrial-chic situato in un ex magazzino tessile in zona Centrale a Milano, dove gastronomia, cocktail e cultura si incontrano. Ispirato al celebre fumettista francese, offre un’esperienza unica: tapas in stile bistrot italiano, alta cucina su un esclusivo tavolo sospeso e un’ampia selezione musicale, con vinili in vendita e serate di jazz, bossa nova o DJ set. Il bar vanta oltre 300 referenze tra liquori e distillati e a rendere ancora più suggestiva la scena la presenza di un ulivo spagnolo di 700 anni, che infonde un senso di atemporalità in un locale moderno e vivace.
“The lucky few to gain entry through the unassuming shopfront step back into another time and another world”
Speakeasy milanese avvolto nel mistero e accessibile solo su invito, il 1930 è nascosto dietro la facciata di un anonimo negozio. Parte della famiglia del Mag Café, il locale trasporta gli ospiti indietro nel tempo, in un’atmosfera da proibizionismo con mattoni a vista, poltrone in pelle e un’illuminazione calda e soffusa. È ormai un luogo di culto per gli appassionati, infatti, nonostante il suo carattere esclusivo e segreto, il locale accoglie ogni sera i milanesi più informati e gli appassionati internazionali in cerca di un’esperienza autentica e irripetibile.
Menzione speciale va poi ai locali italiani che quest’anno non sono riusciti ad entrare nei World’s 50 Best Bars ma si sono comunque classificati nei primi 100, il Freni e Frizioni di Roma piazzatosi al 53° posto e fino allo scorso anno presente in classifica, a cui fanno seguito, L’Antiquario di Napoli al 78°, anch’esso in classifica nel 2023, e il Camparino in Galleria di Milano al 92° posto.
Mattia Marzola
Giocoliere di parole, voracissimo lettore, buona forchetta (e buon bicchiere) ha deciso di unire le sue inclinazioni, diventando così appassionato docente di lettere ed entusiasta giornalista enogastronomico, anche se poi scrive di tutto.
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