Centinaia di cocktail ogni giorno per la folla di turisti italiani e stranieri: la storia e le abitudini food&drink nella perla siciliana, raccontate dal protagonista del “Mendolia beach club”
di Saro Laganà
Un buon aperitivo è la prima regola per godersi al meglio un po’ di relax in attesa del pranzo o della cena. Se poi avete l’opportunità di gustarvelo in spiaggia in un luogo unico al mondo, precisamente all’Isolabella di Taormina, l’appuntamento si trasforma in una vera e propria magia. Nella capitale siciliana del turismo c’è una Riserva naturale orientata che da millenni è un luogo incantato, una vera e propria icona (insieme al Teatro Antico) del paesaggio di Taormina e della natura lussureggiante e generosa della regione.
L’isolotto è circondato dal mare ed è collegato alla terraferma da un sottile istmo di terra, soggetto ai cicli fisiologici di bassa e alta marea. Sotto il profilo ambientale e paesaggistico rappresenta un unicum, un monumento naturale: l’asperità delle rocce calcaree, le camere con vista e i vari belvedere sono collegati da minuscole scale interne ed esterne, scavate nella roccia. Volte e passaggi sono mimetizzati con la pietra locale. Flora e fauna sono protette. La storia dell’Isolabella inizia con Ferdinando I di Borbone che nel 1806 la donò al sindaco di Taormina, Pancrazio Ciprioti. Nel 1890 fu acquistata da Florence Trevelyan, filantropa e naturalista britannica che, trasferitasi a Taormina, vi introdusse le prime essenze esotiche. Successivamente l’Isolabella passò alla famiglia Lo Turco che a sua volta la cedette nel 1938 alla famiglia Bosurgi, noti imprenditori messinesi che, nel rispetto dei luoghi e della vegetazione, costruirono diverse unità abitative scavate e mimetizzate nella roccia. Nel 1992 viene acquisita dalla Regione Siciliana ed entra nel demanio dell’Assessorato regionale dei Beni Culturali, gestito dalla Soprintendenza di Messina. Nel 1998, infine, viene istituita la Riserva Naturale al fine di tutelare la flora e la fauna della baia.
All’Isolabella ogni anno migliaia di turisti, sia italiani che stranieri, vengono a prendere la tintarella o a fare una passeggiata, bere un drink e gustare una granita. I barman del Mendolia beach club sfornano cocktail “a go go”, per soddisfare le esigenze dei numerosi visitatori che ogni giorno affollano Isolabella.
“Già dall’apertura – dice l’imprenditore Giacomo Mendolia – abbiamo una grande richiesta di cocktail e granite. Gli americani bevono tantissimo. Sin dalle 10 del mattino ci chiedono soprattutto Aperol Spritz, Negroni e Mojito, da assaporare seduti tranquillamente nei tavoli del nostro ristorante-bar o sotto l’ombrellone, in spiaggia. Fino alle 19 i nostri barman ne preparano davvero a decine. Anche gli italiani ordinano cocktail durante la giornata, ma nella maggior parte dei casi preferiscono sorseggiare un buon vino durante il pranzo. La parola d’ordine è sempre la stessa: vini siciliani e soprattutto dell’Etna. La scelta ricade quasi sempre su Donnafugata, Firriato e Planeta. In Sicilia siamo grandi produttori di vino. Da quel che mi risulta nella nostra regione ci sono circa 800 etichette. A pranzo gli italiani ordinano spesso antipasti e secondi di mare, mentre gli stranieri, soprattutto americani e tedeschi, scelgono primi piatti, come ad esempio spaghetti alle vongole, maccheroni con le sarde e maccheroni con le melanzane. I turisti stranieri sono ormai abituati al nostro cibo, anche perché all’estero proliferano i ristoranti italiani. La nostra cucina è una garanzia in tutto il mondo”.
Saro Laganà
Scrive per i quotidiani La Gazzetta dello Sport e La Sicilia, dirige il giornale on line Vai Taormina e collabora con Ansa, Il Finanziere, Radio Empire e Vendemmie. Ha pubblicato 8 libri, di cui uno sul G7 2017 di Taormina, 6 sulla Juventus e uno sul calcio a Taormina, quest’ultimo con la prefazione di Jim Kerr, cantante dei Simple Minds. Nel 2018 ha curato l’organizzazione, la promozione e l’ufficio stampa dello spettacolo “Vi racconto il mio Mudù” del comico pugliese Uccio De Santis al Teatro Antico di Taormina. Nel 2023 ha inaugurato la sua prima mostra di foto su tela, dal titolo: “Taormina I Love You”.
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